TELEFERICA

Ovviamente gli addetti ai lavori sanno di cosa si tratta, ma certamente ciascuno ha un proprio modo di allestire e tensionare una teleferica e le pubblicazioni esistenti, secondo me, non fanno piena chiarezza sull'argomento. Qui espongo ciò che ritengo più valido in merito.
Innanzitutto il dilemma sul bloccante da impiegare nel tensionamento: bloccante classico (statico) o shunt? Personalmente preferisco quest'ultimo perché se il carico raggiunge il limite di tenuta dell'attrezzo (circa 300-400 Kg) questo inizia a scivolare, salvaguardando la corda.
Anche il Gri-Gri fa al nostro caso e soprattutto in quanto studiato per operare proprio su corda singola (anche se mi hanno raccontato di un tentativo di sbloccaggio che ha richiesto l'impiego... del martello!).
In ogni caso è sempre bene provare prima con uno "sparancamento sbloccante superdemoltiplicato".
Ora, stabilito che una teleferica prevede un ramo portante su cui scendere con una carrucola (possibilmente) ed un ramo lasco da usare come freno, vediamo di discutere su alcuni aspetti della tecnica in oggetto.



SITUAZIONI

Una Teleferica può tornare utile nel superamento di diversi "ostacoli" in cui il punto di arrivo sia piuttosto distante dalla partenza oppure, stante una distanza ridotta, la pendenza sia scarsa.
Per pendenze particolarmente accentuate, invece, è più conveniente e semplice allestire un Teledeviatore (vedi nell'Indice).



APPRONTAMENTO
Stabilita la necessità di un ramo portante, fissato a monte e a valle, e dell'impiego del secondo ramo come freno (ma non sempre necessario, come nel caso di pendenze ridotte), vediamo il seguito.
Il punto critico di una teleferica, nel torrentismo, è la sistemazione del nodo di giunzione delle corde, che deve essere collocato in modo che consenta sia di poter tensionare comodamente che, soprattutto, RECUPERARE facilmente le corde. Quindi l'eventuale nodo di giunzione delle corde dovrà essere collocato necessariamente dal lato del ramo freno. In tal modo:
A. il nodo a scontro consente il tensionamento della teleferica
B. il recupero della corda, una volta sbloccata la teleferica alla base, è comunque possibile semplicemente tirando il ramo freno.
Ovviamente, se la tratta sarà molto breve e non richiederà la giunzione di 2 corde si dovrà comunque approntare un nodo a scontro sulla maglia.

Accorgimenti:
una volta approntato a monte il nodo a scontro è opportuno non tensionare la teleferica su di esso, ma aggiungere un moschettone su cui verrà fissata la corda portante con un GCF. In tal modo la corda lavora meglio e non si carica maldestramente il nodo a scontro. In caso di necessità uno tra quelli che sono a monte può sempre intervenire sul compagno che scende lungo la teleferica. Ovviamente questo accorgimento complica un po' le cose, in quanto per l'ultimo che scende sarà necessario allentare la teleferica alla base, togliere il moschettone (a cura dell'ultimo) e ritensionare il tutto col nodo a scontro.
Alla fine basterà sciogliere l'ancoraggio alla base della teleferica a tirare l'altro capo, quello che fungeva da freno, per recuperare il tutto.

TENSIONAMENTO

1. Tensionamento su corda singola: in questo caso il più indicato è il gri-gri, studiato per funzionare proprio su corda singola. Ovviamente il Gri-Gri costa un occhio ma perchè tacere una simile possibilità?. In assenza di Gri-Gri vada per lo Shunt oppure per un più vulgaris bloccante.


2. Tensionamento su corda doppiata: è stato approntato proprio per l'utilizzo dello Shunt. Si tratta di doppiare l'estremità della corda alla base del salto con un guide con frizione (GCF) ma con un'asola di alcuni metri. Il capo dell'asola viene poi fatto passare completamente nel moschettone dell'ancoraggio della T. e rinviato alla leva di blocco dello Shunt, che deve essere inserito sul ramo doppiato (la lunga asola del GCF) che sale in direzione dell'attacco del salto.
N.B.: l'asola deve essere lunga almeno il 10% della lunghezza della teleferica.

TENSIONAMENTO SU CORDA DOPPIATA

Tensionamento teleferica

A. Dopo aver preparata una lunga asola, sull'estremità a valle della corda che useremo come ramo portante, la si fa passare nel moschettone alla base della Teleferica e la si rinvia allo Shunt posto più in alto, verso il nodo di chiusura dell'asola


Tensionamento teleferica

B. Quindi si tensiona la corda normalmente, facendo scorrere lo Shunt verso il GCF di chiusura. Se necessario si potrà anche parancare con un qualsiasi altro bloccante sistemato oltre il GCF, sulla corda singola che va all'armo a monte.


Tensionamento teleferica

C. Si è messo in evidenza lo Shunt, la corda doppiata, l'estremità di questa fissata allo Shunt ed il GCF di chiusura.

E' importante ricordare che l'asola deve essere molto lunga, visto che una volta ripassata nel moschettone alla base della Teleferica la corsa disponibile allo Shunt per tensionare si dimezza (perché lo Shunt si blocca contro il GCF).



Paranco

Per parancare sulla doppia con un semplice marchand.

Paranco

Si è "doppiato" il paranco precedente.