Nelle mie discese Canyon uso da sempre le Edelrid Superstatic da 9 mm. Il minore ingombro, il minore peso (soprattutto se bagnate), la notevole resistenza all'abrasione ed il comunque alto carico di rottura in rapporto sia alle omonime da 10 mm che alle altre concorrenti mi hanno spinto fin dall'inizio ad affidarmi a queste corde. Non mi hanno mai deluso. Anzi, il raffronto che ho avuto modo di effettuare in questi anni con gli altri tipi mi ha convinto a continuare ad usarle. Tuttavia il continuo uso acquatico comporta un notevole accorciamento delle stesse che, se non tenuto in debito conto preventivamente e già nella fase di acquisto, con il tempo può renderle poco funzionali. Infatti, a parte le caratteristiche tecniche, il dato che più di altri connota l'utilità di una corda è la sua lunghezza, poiché per quanto resistente, di grande sezione e ad alto carico di rottura non può assolvere al proprio compito se non è di lunghezza tale da farci raggiungere la base di un salto. E' per tale motivo che mi son preso la briga di analizzare nel triennio 1996-1998 di quanto alcune corde del tipo in oggetto tendessero ad accorciarsi.
I fatti
Tutte le corde prese in esame sono delle Edelrid Superstatic, sez. 9 mm. Le prime due sono state acquistate nei primi mesi del 1996, le seconde due nello stesso periodo del 1997. Le corde 1 e 2 sono state rimisurate prima della campagna '98 (annate d'uso '96 e '97), le corde 3 e 4 dopo l'estate '98 (annate d'uso '97 e '98).
Le lunghezze misurate hanno un'approssimazione +/- 50 cm.
La domanda sorge spontanea : <<di quanto si sono accorciate le corde rispetto alla lunghezza che avevano al momento del loro acquisto ?>>.
Innanzitutto indichiamo, per semplicità, con Li la lunghezza iniziale della corda (misurata al momento dell'acquisto) e con Lf la lunghezza finale (misurata dopo l'uso).
Applicando la semplice proporzione
otteniamo per ciascuna corda dei valori percentuali di lunghezza residua intorno al 83-84 % e quindi delle percentuali di accorciamento intorno al 16%.
Lunghezza all'acquisto | Lunghezza attuale | Percentuale di accorciamento | |
---|---|---|---|
Corda1 | 25 | 21 | 16,0% |
Corda2 | 60 | 50 | 16,7% |
Corda3 | 30 | 25 | 16,7% |
Corda4 | 70 | 58,5 | 16,5% |
ACCORCIAMENTO MEDIO | 16% |
Tale valore percentuale, che possiamo definire Fattore di accorciamento (Fa), è evidentemente correlato ad un uso prevalentemente torrentistico della corda (indicativamente tali valori sono estensibili anche alle omonime da 10 mm e per un uso speleologico ma ... la statistica non è un'opinione!). Pertanto è normale che, per quanto "abbondantemente" previdenti al momento dell'acquisto, ci si ritrovi dopo qualche tempo con una corda che non risponde più al principale requisito funzionale : la lunghezza.
Si rende allora necessario, ed opportuno, il calcolo di un Fattore di compensazione (Fc) da applicare alla lunghezza della corda che vogliamo acquistare. Tale metraggio supplementare, che nel tempo scomparirà, ci garantirà di poter disporre sempre di una corda di metraggio utile e funzionale e di poter usare la stessa fino al momento della sua inevitabile ELIMINAZIONE.
Il Fattore Fc, che dovrà essere applicato al momento dell'acquisto della nuova corda, deve essere calcolato proprio sulla lunghezza, della corda stessa, che noi vogliamo conservare nel tempo e dopo un uso anche prolungato. Il valore di Fc, ovviamente, è diverso da Fa e superiore a quest'ultimo. Infatti se negli esempi citati applichiamo la percentuale di accorciamento di Fa alla corda da acquistare nella speranza di risolvere il problema non ritroveremmo mai i valori iniziali noti (21m + 16% = 24,36m e 50m + 16% = 58m), per cui riapplicando Fa ai valori così ottenuti otterremmo dei valori ancora inferiori a quelli registrati. E' per tale motivo che occorre applicare un'altra proporzione.
Vediamo di arrivarci con un esempio pratico.
Abbiamo una corda da 100m (lunghezza all'acquisto) che con l'uso (e l'acqua), accorciandosi del 16% (dato medio riscontrato sperimentalmente), si è ridotta a 84 m.
Poniamo allora la seguente proporzione :
cioè l'incognita rappresenta "di quanto" (in percentuale) la corda nuova era (ERA!) più lunga rispetto alla lunghezza della stessa riscontrata dopo l'accorciamento. Il risultato è un valore pari a 119% ed è quasi sempre lo stesso anche per le altre corde di differente lunghezza considerate. In pratica, se si intende disporre di una corda di lunghezza Lf anche ad accorciamento avvenuto è necessario, al momento dell'acquisto, aggiungere il 19% alla lunghezza Li richiesta o, per semplificare e definire un vero e proprio Fattore di compensazione (Fc), effettuare la seguente operazione
dove L è la lunghezza della corda che desideriamo conservare nel tempo, mentre Lnew è la lunghezza che dovremo acquistare.