TRAPANO
(articolo scritto per il n.1 di CANYONING - Notiziario dell'A.I.C.)

BOSCH GBH 24 VRE: sevizie ∓ Co.

Dopo interminabili immani sacrifici il GS cui appartengo è riuscito a dotarsi di un trapano, sia per agevolare le operazioni d'armo che per consentire di lasciarsi andare anche a qualche "missione" esplorativa.
Il trapano scelto è il notissimo Bosch GBH 24 VRE, già in dotazione alle squadre del CNSAS. Sulle capacità e potenzialità del medesimo nulla da eccepire. Tuttavia, già a conoscenza di una serie di modifiche realizzate proprio sui modelli in dotazione al CNSAS ho voluto indagare per saperne di più e per cercare, ove possibile, di realizzare qualcosa di nuovo (ma il GBH può ancora subire qualcosa di nuovo ?).

STATO DELL'ARTE

1. Taglio della levetta d'inversione della rotazione.
Questa modifica, molto semplice da attuare, si rende opportuna per impedire che, inavvertitamente, la rotazione della punta si inverta. Il che, effettivamente, avviene con una certa facilità, con la conseguenza che il trapano gira a vuoto, il foro tende a svasarsi e l'autonomia della batteria si riduce. Inoltre, le vibrazioni dovute alla necessaria percussione fanno sì che non ci si possa accorgere facilmente, guardando la punta in movimento, dell'avvenuta inversione.

2. Raddoppio della ventola interna di raffreddamento.
Sul nostro trapano non si è ritenuto opportuno apportare tale modifica a causa dell'impiego non proprio proibitivo in termini di "frequenza" di foratura, cosa invece essenziale in interventi di soccorso a causa del gran numero di fori da effettuare in tempi brevi. In ogni caso, tale operazione è piuttosto complessa e deve essere effettuata da personale qualificato.

3. Modifica per l'alimentazione esterna con batterie al Pb.
La modifica operata dal CNSAS consiste nella sostituzione dell'alimentazione di serie, che prevede l'impiego di batterie ricaricabili al NiCd da 24V e 1,2A ad innesto diretto sul trapano, con un'alimentazione esterna tramite batterie ricaricabili al Pb da 24V e 6A, connesse stabilmente al trapano con un cavo (le batterie in questione vengono in genere approntate ponendo in serie due batterie da 12V 6A). Il trapano ne guadagna certamente in leggerezza (viene a mancare il peso della batteria originale) e praticità (le molto più pesanti batterie al Pb sono riposte nello zaino), oltre che in autonomia.
In pratica questa modifica comporta la sostituzione della parte posteriore dell'impugnatura e l'eliminazione dei terminali per l'alimentazione a batteria e per realizzarla occorre: aprire l'impugnatura, svitare le due viti che serrano le linguette del contatto batteria, eliminare queste ultime, aggiungere un pezzo di cavo terminato con due rondelle, avvitare queste al posto delle linguette, sostituire il semiguscio posteriore dell'impugnatura con quello del modello normale a 220 V, richiudere il tutto.
Tale modifica, a mio avviso, è però alquanto riduttiva per il GBH, poiché la nostra belva ha in dotazione doppia batteria al NiCd e relativo caricatore da rete. Inevitabile un dubbio : <<Perché sprecare tutto questo ben di Dio ?>>. E' a questo punto che ho chiesto ai miei compagni carta bianca per operare, mi sono chiuso nel mio laboratorio e ho sventrato il GBH per cercare un'altra soluzione meno sprecona. Come già detto, non mi convincevano il dover rinunciare all'alimentazione di serie, la costrizione a dover ricorrere sempre e comunque alle confezioni regalo di 5 Kg delle batterie 24V-6A al Pb ed il conseguente iper-prepensionamento sia delle due batterie in dotazione (a meno di modificare le stesse) che del relativo caricatore. E allora ? ... Vamos!

NUOVE MODIFICHE

Innanzi tutto ho forato la parte bassa dell'impugnatura internamente al rettangolino lasciato libero dalla batteria NiCd (quando è inserita). Da qui ho fatto entrare un cavo bipolare 2 x 2 mm, di quelli impiegati per la rete 220V. Internamente al trapano i due conduttori sono stati intestati con rondelle saldate e collegate (avvitate) in parallelo a quelli già preesistenti che fuoriescono dal circuito regolatore di tensione (non è opportuno intervenire in altra posizione con cavi di queste dimensioni poiché il dissipatore del circuito occupa quasi tutta l'impugnatura). Il nuovo cavo interno all'impugnatura è stato reso inestraibile ingrossando (dal lato interno) la porzione immediatamente a ridosso del foro d'uscita con un'abbondante fascetta serracavo in plastica.

All'esterno ho lasciato un pezzo di cavo lungo circa 15 cm e l'ho intestato con un blocchetto bipolare ininvertibile femmina (più compatto) con terminazioni faston. Tale spinotto, in grado di sopportare carichi consistenti e abbastanza grossolano da essere facilmente ripulito da eventuale sporcizia, è necessario per consentire di staccare il cavo d'alimentazione esterna qualora si decidesse di usare il trapano con la batteria NiCd in dotazione. Questa, però, per funzionare richiede necessariamente sia il supporto-slitta verticale in lega, che si è lasciato in loco (100 g per un torrentista rappresentano un peso non commensurabile) e che torna utile anche come ulteriore impugnatura nella perforazione (praticamente supplisce alla soppressione della già ingombrante maniglia), sia la base dell'impugnatura, che contiene i contatti per le batterie NiCd. Questi ultimi, quando si usa l'alimentazione esterna, si possono eventualmente proteggere con un anello di camera d'aria risvoltato sul fondo dell'impugnatura o con altri sistemi più fantasiosi.
Con questa modifica la flessibilità d'uso è decisamente maggiore e al momento (in prova già da un anno) non si è riscontrato alcun inconveniente. Un inconveniente che si potrebbe verificare è invece l'intasamento dello spinotto femmina (N.B.: lo stesso inconveniente si può avere anche con lo spinotto di giunzione cavo-batteria nella modifica del CNSAS), ma si può facilmente evitare usando uno spinotto maschio senza contatti come protezione (qualsiasi altra copertura però è ugualmente valida). La soluzione ideale potrebbe essere uno spinotto bipolare a baionetta (magari stagno IP68) con cappellotto di protezione, ma trovarlo alle mie latitudini è un impresa.
Con questa modifica adesso il GBH può attingere energia da due differenti fonti: batterie al Pb per lavori "pesanti" e batterie di serie per lavoretti rapidi.
E' tutto.
Se avete bisogno di altre info scrivetemi.