I chiodi da fessura rappresentano un tipo di armo molto speditivo. Tra i moltissimi tipi esistenti in commercio ve ne sono due che suppliscono alla
maggior parte delle situazioni:
1. chiodo "universale" (nella foto è l'ultimo a dx, in acciaio dolce) : consente l'infissione dello stesso in fessure, non molto strette, sia
orizzontali che verticali. La lunghezza ottimale si aggira sui 12cm. Se più lungo c'è il rischio che non lo si riesca a conficcare per intero, con conseguenti pericolosi effetti
leva. Se troppo corto potrebbe non riuscire a fissarsi adeguatamente nella roccia. Si può anche scegliere il tipo di acciaio con cui sono costruiti: dolce (di colore rosso) oppure al
NiCrMo (di colore nero). I primi si deformano nella fessura e diventano praticamente irrecuperabili, i secondi sono molto più duri e, volendo, sono riutilizzabili.
Considerazione personale: dato che il materiale d'armo nel torrentismo non si recupera e capita di trovare fessure con caratteristiche a metà fra i due tipi considerati allora io uso
sempre (o quasi) quelli al NiCrMo. In tal modo se la fessura e' stretta (ma troppo larga per i lama piatta) quello nero può penetrare di più.
2. chiodo a lama piatta (nella foto: il primo a sx per fessure sia orizz. che vert.; il secondo è più penetrante perché a punta) : si impiega su roccia molto compatta e con fessure molto strette (a volte così tanto da non riuscire nemmeno a piantarlo, trovandosi costretti a dover ricorrere ai Roc). Lunghezza ottimale 10cm. Più lunghi sono rari e comunque difficilmente si riuscirebbe a piantarli del tutto. Più corti potrebbero dare lo stesso problema visto per gli universali.
Mia dotazione quasi standard: un paio di universali da 12 cm e per quelli piatti... a volontà, soprattutto per le Gole sul Gran Sasso.