La scelta è personale. Solo alcuni dettagli:
1. fischietto: legato AL casco con un cordino e fissato SUL casco con due pezzetti di velcro. Consente un uso più rapido e comodo rispetto ai nottolini con molla.
2. sul mio tengo sempre a portata di mano anche un tubicino in plastica, che fisso facendolo passare attraverso i fori di ventilazione e che uso quando armo con i ROC per pulire
perfettamente il foro (se non conoscete ancora l'importanza di tale operazione è perché non avete mai provato ad infilare a vuoto un conetto in un ROC. E' stupefacente come
l'espansione di 1mm che quest'aggeggino provoca nella sez. del ROC ci consenta di appendere la nostra vita ad un pezzo di metallo da 2.000 lire. Se il conetto entra TUTTO!).
3. il casco è di un colore fluo, per essere sempre facilmente adocchiabile dai miei compagni, soprattutto in caso di necessità.
4. sul mio ho aggiunto nome e gruppo sanguigno. Il nome serve a facilitare le pubbliche relazioni, soprattutto nei Corsi e in presenza di persone che non ci conoscono. Il gruppo sanguigno,
anche se in caso di necessità vengono effettuate sempre le analisi, consente di sapere se si ha a che fare con possibili donatori.
Un esempio? In una situazione di emergenza il mio gruppo O Rh neg. mi consente di donare il sangue a tutti ma, purtroppo, mi costringe a riceverlo soltanto dal mio stesso gruppo. Non è
rarissimo, ma sapere che qualcuno nella mia squadra potrebbe aiutarmi non mi dispiacerebbe.
5. ho anche aggiunto qualche piccolo pezzo di materiale riflettente, luminosissimo al buio. Serve ad essere sempre individuato nei rientri notturni quando si procede in ordine sparso per
cercare la strada migliore, quando (anche se Voi davanti avete l'elettrico) gli altri, qualche decina di metri più dietro, non sanno che fine avete fatto.
6. ovviamente un telo termico leggero è perennemente incastrato all'interno ma dev'essere sostituito annualmente perché si deteriora (un secondo, pesante, è sempre nel bidone stagno).
7. ultima elucubrazione in ordine di tempo è l'applicazione, lateralmente, di una piccola torcia sub mod. "Nano led" della Technisub: lampada
alogena, alimentazione con 4 pile ministilo, peso complessivo 80 g (circa), ASSOLUTAMENTE stagna.
Il motivo: nelle Gole con buona portata d'acqua e tratti molto inforrati e/o nevai il metti e togli il frontale durante la discesa cominciava a darmi fastidio. Inoltre la tenuta dei normali
frontali (il mio Zoom, con poche accortezze, resiste a tutto da oltre 6 anni) non consente di usarli sotto cascata. In questo modo, in casi di necessità immediata accendo il Nano, mentre
nella progressione al buio vado col solito frontale.